
NELL'ULTIMO POST HO PORTATO ALLA VOSTRA ATTENZIONE COME LA MAFIA SI ADATTO AGLI AVVENIMENTI DEGLI ANNI 40 FINO AGLI ANNI 70 A TUTTO QUESTO VANNO SEGNALATI I DELITTI CHE QUESTA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE PORTO A TERMINE. ECCOVENE UNA CARRELLATA DAL 1947 AL 1970 ; NELLA FOTO IL SINDACALISTA PLACIDO RIZZOTTO
1947
febbraio – Comincia la caccia ai sindacalisti. Ucciso a Sciacca Accursio Miraglia.
1 maggio – Portella della Ginestra. La banda Giuliano apre il fuoco su una folla di contadini che
celebra la festa del lavoro: 11 morti e 56 feriti. E’ la prima strage di stato dell’Italia repubblicana.
giugno – La mafia italo-americana tenta una mediazione tra le famiglie dei Greco, inviando a
Palermo il boss Joe Profaci.
1948
10 marzo – Il sindacalista Placido Rizzotto viene rapito ed ucciso.
13 aprile – I carabinieri arrestano il boss di Corleone Michele Navarra quale mandante
dell’assassinio di Placido Rizzotto.
15 maggio – Luciano Leggio, detto “Liggio”, si dà alla latitanza: è accusato di essere l’esecutore
materiale dell’omicidio Rizzotto.
1949
19 maggio – Salvatore Riina, il futuro capo incontrastato di Cosa nostra, uccide a Corleone
Domenico Di Matteo. All’origine dell’omicidio una banale lite su un campo di bocce.
26 settembre – Nasce il CFRB (Corpo Forze Repressione Banditismo). Lo comanda il colonnello
dei carabinieri Luca.
ottobre – In un rapporto – che è in assoluto il primo dossier organico sulla mafia siciliana del
dopoguerra – il capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa ricostruisce gli organici della
cosca di Corleone e accusa Navarra e Leggio per l’omicidio Rizzotto.
1950
aprile – Lucky Luciano riprende la sua attività nel traffico della droga, riuscendo a raffinare vari
quintali di eroina.
5 luglio – Castelvetrano. Luciano Leggio uccide nel sonno Salvatore Giuliano. I carabinieri del
colonnello Luca monteranno una messinscena poco credibile per dimostrare che il bandito è stato
eliminato in uno scontro a fuoco. Successivamente sarà il luogotenente di Giuliano, Gaspare
Pisciotta, ad assumersi la responsabilità dell’assassinio del capobanda. Per il servigio reso, invece,
Leggio riesce a conquistare una lunga impunità.
1951
aprile – Comincia il sacco di Palermo. Sono numerose ditte mafiose ad aggiudicarsi i primi appalti
per la ricostruzione della città.
8 dicembre – Con l’uccisione del boss Gerlando Milia comincia la faida di Raffadali.
1952
15 febbraio – Una soffiata di Lucky Luciano permette l’arresto di Frank Coppola, altro grosso boss
della mafia italo-americana.
luglio – Comincia la faida per il controllo della cosca di Palermo centro.
1954
9 febbraio – Palermo. Gaspare Pisciotta muore nel carcere dell’Ucciardone, bevendo un caffè alla
stricnina.
11 luglio – Il boss Calogero Vizzini muore nel suo letto.
1955
gennaio – Palermo. Violento scontro di mafia per il controllo del mercati generali spostati dalla Zisa
all’Acquasanta. La famiglia dell’Acquasanta soccombe. Emerge la figura di Michele Cavataio,
detto “cobra”.
6 marzo – Sciarra (Palermo). Ucciso il sindacalista Salvatore Carnevale.
13 settembre – Salvatore Riina torna in libertà. La cosca di Corleone, di cui fa parte assieme a suo
zio Giacomo, a Giovanni e Bernardo Provenzano e a Calogero Bagarella, è guidata da Luciano
Leggio.
1956
maggio – Le elezioni comunali di Palermo sanciscono il trionfo della DC e al suo interno l’assoluto
dominio della corrente fanfaniana guidata da Giovanni Gioia. Emergono le figure di Vito
Ciancimino e Salvo Lima.
1957
10-14 ottobre – Palermo. All’hotel delle Palme lungo vertice delle delegazioni della mafia siciliana
con quella italo-americana. Oggetto dell’incontro: il mercato del traffico della droga e la
riorganizzazione delle famiglie dell’isola.
25 ottobre – Sicari partiti dalla Sicilia uccidono negli USA il boss Albert Anastasia.
1958
Febbraio – Nasce a Palermo la commissione provinciale di Cosa nostra che raccoglie una
cinquantina di famiglie mafiose.
maggio – Salvo Lima è eletto sindaco di Palermo. Vito Ciancimino diventa assessore alle aziende
municipalizzate.
28 giugno – Coreleone. Michele Navarra fallisce l’eliminazione di Luciano Leggio.
2 agosto – La risposta di Leggio: uccisi Michele Navarra e un suo ospite, Giovanni Russo.
6 settembre – Corleone. Lo scontro tra gli uomini di Leggio e quelli di Navarra è a tutto campo.
Vincono i primi, ma la faida si placherà soltanto cinque anni dopo.
31 ottobre – Silvio Milazzo, deputato regionale, forma un governo anomalo con dissidenti della DC
e l’appoggio congiunto di missini e comunisti. Milazzo è una figura fantoccio creata dai cugini
Nino ed Ignazio Salvo, titolari delle esattorie siciliane e da Francesco Paolo Bontate, detto “Don
Paolino Bontà”, capomafia di Santa Maria del Gesù.
1959
novembre – Il comune di Palermo approva il nuovo piano regolatore. Assessore ai Lavori Pubblici è
Vito Ciancimino.
1960
19 gennaio – Palermo. Assassinato il costruttore edile mafioso Francesco Paolo Mineo. Cercava di
insediarsi nelle zone controllate da Cavataio.
30 marzo – Agrigento. Ucciso il commissario Cataldo Tandoy, dirigente della squadra mobile.
Dietro il delitto un caso di corruzione.
aprile – Palermo. Primi sentori di una guerra di mafia. Uccisi Giulio Pisciotta e Vincenzo
Maniscalco che avevano cercato di scalzare i La Barbera. Altri omicidi per le strade della città.
1962
25 gennaio – Napoli. Muore per infarto Lucky Luciano.
27 ottobre - A Bascapè (Pavia) precipita l'aereo proveniente da Catania con a bordo il presidente
dell'ENI Enrico Mattei, il pilota e un giornalista inglese.
26 dicembre – Palermo. Assassinato Calcedonio Di Pisa, mafioso di rango. Comincia la grande
guerra di mafia.
1963
8 gennaio – Palermo. Continua l’offensiva contro il clan Di Pisa: ucciso Raffaele Spina.
17 gennaio – Scompare Salvatore La Barbera.
19 aprile – Palermo. Fallisce l’assalto alla pescheria di Stefano Giaconia per colpire Angelo La
Barbera e Tommaso Buscetta.
23 aprile – Palermo. Reazione del clan di La Barbera. Assassinato Vincenzo D’Accardi, considerato
un patriarca di Cosa nostra.
24 aprile – Palermo. Ucciso Rosolino Gulizzi.
26 aprile – Cinisi (Palermo). Esplode una “giulietta” carica tritolo: muore Cesare Manzella.
25 maggio – Milano. Arrestato La Barbera.
19 giugno – Palermo. Uccisi all’Uditore Pietro Garofalo e Girolamo Conigliaro. Arrestato uno dei
killer, Pietro Torretta, capofamiglia. Riescono a fuggire Cavataio e Buscetta.
22 giugno – Cavataio elimina Bernardo Diana, numero due della famiglia di Santa Maria del Gesù.
27 giugno – Eliminato Emanuele Leonforte, boss del mercato orto frutticolo.
30 giugno – Strage di Ciaculli. Una “giulietta” carica di tritolo uccide sette tra poliziotti, carabinieri
e artificieri.
settembre – La mafia perdente lascia l’isola. Salvatore Greco, detto “Cicchiteddu” e Salvatore
Greco, detto “l’ingegnere”, fuggono in Venezuela; Nino Salomone in Brasile; Tommaso Buscetta
negli Stati Uniti; la famiglia Cuntrera prima in Canada e poi in Venezuela dove vengono raggiunti
dai Caruana.
15 dicembre – Viene nuovamente arrestato Salvatore Riina.
1964
26 febbraio – Arrestato e condannato, Genco Russo viene inviato al soggiorno obbligato di Lovere
(Brescia).
14 maggio – Corleone. Arresto di Leggio.
1965
10 ottobre – Arrestato Giuseppe Greco, detto “Piddu u tinenti”.
1968
13 febbraio – Perugia. Ergastolo a Vincenzo Rimi e a suo figlio Filippo, capimafia di Alcamo.
22 dicembre – Catanzaro. Al famoso processo contro i 114 per i delitti e le stragi palermitane fra il
’59 e il ’63 vengono inflitte soltanto pene minime. Molte le assoluzioni. L’istruttoria era stata
condotta dal giudice di Palermo Cesare Terranova che verraà ucciso nove anni dopo.
1969
11 giugno- Bari. Al processo contro imputati per i delitti di Corleone tra il ’58 e il ’63, il tirbunale
assolve tutti i 64 imputati, tra cui Leggio e Riina.
16 giugno – Palermo. Ucciso il costruttore edile Peppino Bologna.
20 giugno – Nuovo arresto per Salvatore Riina.
7 luglio – Palermo. Il tribunale condanna Riina al soggiorno obbligato a San Giovanni in Persiceto
(Firenze): appena scarcerato Riina si dà alla latitanza.
19 novembre – Roma. Leggio fugge dalla clinica dove si era fatto ricoverare mezz’ora prima
dell’arrivo dei carabinieri con un mandato di arresto.
10 dicembre – Palermo. La strage di viale Lazio. Cavataio, il “cobra” e tre suoi guardiaspalle
assassinati. Fra i killer muore Calogero Bagarella.
1970
25 marzo – Palermo. Ucciso Francesco Di Martino, uno degli ultimi esponenti della mafia perdente
della cosca Torretta-La Barbera.
25 agosto – New York. Tommaso Buscetta, arrestato, torna in libertà versando una cauzione di 75
mila dollari.
17 settembre – Palermo. Scompare il giornalista dell’”Ora” Mauro De Mauro. Stava indagando
sulle ultime ore di vita del presidente dell’ENI Enrico Mattei.
13 ottobre – Palermo. Vito Ciancimino viene eletto sindaco di Palermo. Della sua giunta fa parte
Giuseppe Trapani, della famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù capeggiata da Pippo Calò. L’8
dicembre, a causa delle polemiche, la giunta Ciancimino sarà costretta alle dimissioni.
30 novembre – Castelfranco Veneto. Arresto di Gaetano Fidanzati.
23 dicembre – Bari. La corte d’appello condanna Leggio all’ergastolo per l’omicidio di Michele Navarra e i delitti di Corleone
1947
febbraio – Comincia la caccia ai sindacalisti. Ucciso a Sciacca Accursio Miraglia.
1 maggio – Portella della Ginestra. La banda Giuliano apre il fuoco su una folla di contadini che
celebra la festa del lavoro: 11 morti e 56 feriti. E’ la prima strage di stato dell’Italia repubblicana.
giugno – La mafia italo-americana tenta una mediazione tra le famiglie dei Greco, inviando a
Palermo il boss Joe Profaci.
1948
10 marzo – Il sindacalista Placido Rizzotto viene rapito ed ucciso.
13 aprile – I carabinieri arrestano il boss di Corleone Michele Navarra quale mandante
dell’assassinio di Placido Rizzotto.
15 maggio – Luciano Leggio, detto “Liggio”, si dà alla latitanza: è accusato di essere l’esecutore
materiale dell’omicidio Rizzotto.
1949
19 maggio – Salvatore Riina, il futuro capo incontrastato di Cosa nostra, uccide a Corleone
Domenico Di Matteo. All’origine dell’omicidio una banale lite su un campo di bocce.
26 settembre – Nasce il CFRB (Corpo Forze Repressione Banditismo). Lo comanda il colonnello
dei carabinieri Luca.
ottobre – In un rapporto – che è in assoluto il primo dossier organico sulla mafia siciliana del
dopoguerra – il capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa ricostruisce gli organici della
cosca di Corleone e accusa Navarra e Leggio per l’omicidio Rizzotto.
1950
aprile – Lucky Luciano riprende la sua attività nel traffico della droga, riuscendo a raffinare vari
quintali di eroina.
5 luglio – Castelvetrano. Luciano Leggio uccide nel sonno Salvatore Giuliano. I carabinieri del
colonnello Luca monteranno una messinscena poco credibile per dimostrare che il bandito è stato
eliminato in uno scontro a fuoco. Successivamente sarà il luogotenente di Giuliano, Gaspare
Pisciotta, ad assumersi la responsabilità dell’assassinio del capobanda. Per il servigio reso, invece,
Leggio riesce a conquistare una lunga impunità.
1951
aprile – Comincia il sacco di Palermo. Sono numerose ditte mafiose ad aggiudicarsi i primi appalti
per la ricostruzione della città.
8 dicembre – Con l’uccisione del boss Gerlando Milia comincia la faida di Raffadali.
1952
15 febbraio – Una soffiata di Lucky Luciano permette l’arresto di Frank Coppola, altro grosso boss
della mafia italo-americana.
luglio – Comincia la faida per il controllo della cosca di Palermo centro.
1954
9 febbraio – Palermo. Gaspare Pisciotta muore nel carcere dell’Ucciardone, bevendo un caffè alla
stricnina.
11 luglio – Il boss Calogero Vizzini muore nel suo letto.
1955
gennaio – Palermo. Violento scontro di mafia per il controllo del mercati generali spostati dalla Zisa
all’Acquasanta. La famiglia dell’Acquasanta soccombe. Emerge la figura di Michele Cavataio,
detto “cobra”.
6 marzo – Sciarra (Palermo). Ucciso il sindacalista Salvatore Carnevale.
13 settembre – Salvatore Riina torna in libertà. La cosca di Corleone, di cui fa parte assieme a suo
zio Giacomo, a Giovanni e Bernardo Provenzano e a Calogero Bagarella, è guidata da Luciano
Leggio.
1956
maggio – Le elezioni comunali di Palermo sanciscono il trionfo della DC e al suo interno l’assoluto
dominio della corrente fanfaniana guidata da Giovanni Gioia. Emergono le figure di Vito
Ciancimino e Salvo Lima.
1957
10-14 ottobre – Palermo. All’hotel delle Palme lungo vertice delle delegazioni della mafia siciliana
con quella italo-americana. Oggetto dell’incontro: il mercato del traffico della droga e la
riorganizzazione delle famiglie dell’isola.
25 ottobre – Sicari partiti dalla Sicilia uccidono negli USA il boss Albert Anastasia.
1958
Febbraio – Nasce a Palermo la commissione provinciale di Cosa nostra che raccoglie una
cinquantina di famiglie mafiose.
maggio – Salvo Lima è eletto sindaco di Palermo. Vito Ciancimino diventa assessore alle aziende
municipalizzate.
28 giugno – Coreleone. Michele Navarra fallisce l’eliminazione di Luciano Leggio.
2 agosto – La risposta di Leggio: uccisi Michele Navarra e un suo ospite, Giovanni Russo.
6 settembre – Corleone. Lo scontro tra gli uomini di Leggio e quelli di Navarra è a tutto campo.
Vincono i primi, ma la faida si placherà soltanto cinque anni dopo.
31 ottobre – Silvio Milazzo, deputato regionale, forma un governo anomalo con dissidenti della DC
e l’appoggio congiunto di missini e comunisti. Milazzo è una figura fantoccio creata dai cugini
Nino ed Ignazio Salvo, titolari delle esattorie siciliane e da Francesco Paolo Bontate, detto “Don
Paolino Bontà”, capomafia di Santa Maria del Gesù.
1959
novembre – Il comune di Palermo approva il nuovo piano regolatore. Assessore ai Lavori Pubblici è
Vito Ciancimino.
1960
19 gennaio – Palermo. Assassinato il costruttore edile mafioso Francesco Paolo Mineo. Cercava di
insediarsi nelle zone controllate da Cavataio.
30 marzo – Agrigento. Ucciso il commissario Cataldo Tandoy, dirigente della squadra mobile.
Dietro il delitto un caso di corruzione.
aprile – Palermo. Primi sentori di una guerra di mafia. Uccisi Giulio Pisciotta e Vincenzo
Maniscalco che avevano cercato di scalzare i La Barbera. Altri omicidi per le strade della città.
1962
25 gennaio – Napoli. Muore per infarto Lucky Luciano.
27 ottobre - A Bascapè (Pavia) precipita l'aereo proveniente da Catania con a bordo il presidente
dell'ENI Enrico Mattei, il pilota e un giornalista inglese.
26 dicembre – Palermo. Assassinato Calcedonio Di Pisa, mafioso di rango. Comincia la grande
guerra di mafia.
1963
8 gennaio – Palermo. Continua l’offensiva contro il clan Di Pisa: ucciso Raffaele Spina.
17 gennaio – Scompare Salvatore La Barbera.
19 aprile – Palermo. Fallisce l’assalto alla pescheria di Stefano Giaconia per colpire Angelo La
Barbera e Tommaso Buscetta.
23 aprile – Palermo. Reazione del clan di La Barbera. Assassinato Vincenzo D’Accardi, considerato
un patriarca di Cosa nostra.
24 aprile – Palermo. Ucciso Rosolino Gulizzi.
26 aprile – Cinisi (Palermo). Esplode una “giulietta” carica tritolo: muore Cesare Manzella.
25 maggio – Milano. Arrestato La Barbera.
19 giugno – Palermo. Uccisi all’Uditore Pietro Garofalo e Girolamo Conigliaro. Arrestato uno dei
killer, Pietro Torretta, capofamiglia. Riescono a fuggire Cavataio e Buscetta.
22 giugno – Cavataio elimina Bernardo Diana, numero due della famiglia di Santa Maria del Gesù.
27 giugno – Eliminato Emanuele Leonforte, boss del mercato orto frutticolo.
30 giugno – Strage di Ciaculli. Una “giulietta” carica di tritolo uccide sette tra poliziotti, carabinieri
e artificieri.
settembre – La mafia perdente lascia l’isola. Salvatore Greco, detto “Cicchiteddu” e Salvatore
Greco, detto “l’ingegnere”, fuggono in Venezuela; Nino Salomone in Brasile; Tommaso Buscetta
negli Stati Uniti; la famiglia Cuntrera prima in Canada e poi in Venezuela dove vengono raggiunti
dai Caruana.
15 dicembre – Viene nuovamente arrestato Salvatore Riina.
1964
26 febbraio – Arrestato e condannato, Genco Russo viene inviato al soggiorno obbligato di Lovere
(Brescia).
14 maggio – Corleone. Arresto di Leggio.
1965
10 ottobre – Arrestato Giuseppe Greco, detto “Piddu u tinenti”.
1968
13 febbraio – Perugia. Ergastolo a Vincenzo Rimi e a suo figlio Filippo, capimafia di Alcamo.
22 dicembre – Catanzaro. Al famoso processo contro i 114 per i delitti e le stragi palermitane fra il
’59 e il ’63 vengono inflitte soltanto pene minime. Molte le assoluzioni. L’istruttoria era stata
condotta dal giudice di Palermo Cesare Terranova che verraà ucciso nove anni dopo.
1969
11 giugno- Bari. Al processo contro imputati per i delitti di Corleone tra il ’58 e il ’63, il tirbunale
assolve tutti i 64 imputati, tra cui Leggio e Riina.
16 giugno – Palermo. Ucciso il costruttore edile Peppino Bologna.
20 giugno – Nuovo arresto per Salvatore Riina.
7 luglio – Palermo. Il tribunale condanna Riina al soggiorno obbligato a San Giovanni in Persiceto
(Firenze): appena scarcerato Riina si dà alla latitanza.
19 novembre – Roma. Leggio fugge dalla clinica dove si era fatto ricoverare mezz’ora prima
dell’arrivo dei carabinieri con un mandato di arresto.
10 dicembre – Palermo. La strage di viale Lazio. Cavataio, il “cobra” e tre suoi guardiaspalle
assassinati. Fra i killer muore Calogero Bagarella.
1970
25 marzo – Palermo. Ucciso Francesco Di Martino, uno degli ultimi esponenti della mafia perdente
della cosca Torretta-La Barbera.
25 agosto – New York. Tommaso Buscetta, arrestato, torna in libertà versando una cauzione di 75
mila dollari.
17 settembre – Palermo. Scompare il giornalista dell’”Ora” Mauro De Mauro. Stava indagando
sulle ultime ore di vita del presidente dell’ENI Enrico Mattei.
13 ottobre – Palermo. Vito Ciancimino viene eletto sindaco di Palermo. Della sua giunta fa parte
Giuseppe Trapani, della famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù capeggiata da Pippo Calò. L’8
dicembre, a causa delle polemiche, la giunta Ciancimino sarà costretta alle dimissioni.
30 novembre – Castelfranco Veneto. Arresto di Gaetano Fidanzati.
23 dicembre – Bari. La corte d’appello condanna Leggio all’ergastolo per l’omicidio di Michele Navarra e i delitti di Corleone
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