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venerdì 6 febbraio 2009

QUELLO CHE LA MAFIA HA FATTO DAL 1947 AL 1970


NELL'ULTIMO POST HO PORTATO ALLA VOSTRA ATTENZIONE COME LA MAFIA SI ADATTO AGLI AVVENIMENTI DEGLI ANNI 40 FINO AGLI ANNI 70 A TUTTO QUESTO VANNO SEGNALATI I DELITTI CHE QUESTA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE PORTO A TERMINE. ECCOVENE UNA CARRELLATA DAL 1947 AL 1970 ; NELLA FOTO IL SINDACALISTA PLACIDO RIZZOTTO
1947
febbraio – Comincia la caccia ai sindacalisti. Ucciso a Sciacca Accursio Miraglia.
1 maggio – Portella della Ginestra. La banda Giuliano apre il fuoco su una folla di contadini che
celebra la festa del lavoro: 11 morti e 56 feriti. E’ la prima strage di stato dell’Italia repubblicana.
giugno – La mafia italo-americana tenta una mediazione tra le famiglie dei Greco, inviando a
Palermo il boss Joe Profaci.
1948
10 marzo – Il sindacalista Placido Rizzotto viene rapito ed ucciso.
13 aprile – I carabinieri arrestano il boss di Corleone Michele Navarra quale mandante
dell’assassinio di Placido Rizzotto.
15 maggio – Luciano Leggio, detto “Liggio”, si dà alla latitanza: è accusato di essere l’esecutore
materiale dell’omicidio Rizzotto.
1949
19 maggio – Salvatore Riina, il futuro capo incontrastato di Cosa nostra, uccide a Corleone
Domenico Di Matteo. All’origine dell’omicidio una banale lite su un campo di bocce.
26 settembre – Nasce il CFRB (Corpo Forze Repressione Banditismo). Lo comanda il colonnello
dei carabinieri Luca.
ottobre – In un rapporto – che è in assoluto il primo dossier organico sulla mafia siciliana del
dopoguerra – il capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa ricostruisce gli organici della
cosca di Corleone e accusa Navarra e Leggio per l’omicidio Rizzotto.
1950
aprile – Lucky Luciano riprende la sua attività nel traffico della droga, riuscendo a raffinare vari
quintali di eroina.
5 luglio – Castelvetrano. Luciano Leggio uccide nel sonno Salvatore Giuliano. I carabinieri del
colonnello Luca monteranno una messinscena poco credibile per dimostrare che il bandito è stato
eliminato in uno scontro a fuoco. Successivamente sarà il luogotenente di Giuliano, Gaspare
Pisciotta, ad assumersi la responsabilità dell’assassinio del capobanda. Per il servigio reso, invece,
Leggio riesce a conquistare una lunga impunità.
1951
aprile – Comincia il sacco di Palermo. Sono numerose ditte mafiose ad aggiudicarsi i primi appalti
per la ricostruzione della città.
8 dicembre – Con l’uccisione del boss Gerlando Milia comincia la faida di Raffadali.
1952
15 febbraio – Una soffiata di Lucky Luciano permette l’arresto di Frank Coppola, altro grosso boss
della mafia italo-americana.
luglio – Comincia la faida per il controllo della cosca di Palermo centro.
1954
9 febbraio – Palermo. Gaspare Pisciotta muore nel carcere dell’Ucciardone, bevendo un caffè alla
stricnina.
11 luglio – Il boss Calogero Vizzini muore nel suo letto.
1955
gennaio – Palermo. Violento scontro di mafia per il controllo del mercati generali spostati dalla Zisa
all’Acquasanta. La famiglia dell’Acquasanta soccombe. Emerge la figura di Michele Cavataio,
detto “cobra”.
6 marzo – Sciarra (Palermo). Ucciso il sindacalista Salvatore Carnevale.
13 settembre – Salvatore Riina torna in libertà. La cosca di Corleone, di cui fa parte assieme a suo
zio Giacomo, a Giovanni e Bernardo Provenzano e a Calogero Bagarella, è guidata da Luciano
Leggio.
1956
maggio – Le elezioni comunali di Palermo sanciscono il trionfo della DC e al suo interno l’assoluto
dominio della corrente fanfaniana guidata da Giovanni Gioia. Emergono le figure di Vito
Ciancimino e Salvo Lima.
1957
10-14 ottobre – Palermo. All’hotel delle Palme lungo vertice delle delegazioni della mafia siciliana
con quella italo-americana. Oggetto dell’incontro: il mercato del traffico della droga e la
riorganizzazione delle famiglie dell’isola.
25 ottobre – Sicari partiti dalla Sicilia uccidono negli USA il boss Albert Anastasia.
1958
Febbraio – Nasce a Palermo la commissione provinciale di Cosa nostra che raccoglie una
cinquantina di famiglie mafiose.
maggio – Salvo Lima è eletto sindaco di Palermo. Vito Ciancimino diventa assessore alle aziende
municipalizzate.
28 giugno – Coreleone. Michele Navarra fallisce l’eliminazione di Luciano Leggio.
2 agosto – La risposta di Leggio: uccisi Michele Navarra e un suo ospite, Giovanni Russo.
6 settembre – Corleone. Lo scontro tra gli uomini di Leggio e quelli di Navarra è a tutto campo.
Vincono i primi, ma la faida si placherà soltanto cinque anni dopo.
31 ottobre – Silvio Milazzo, deputato regionale, forma un governo anomalo con dissidenti della DC
e l’appoggio congiunto di missini e comunisti. Milazzo è una figura fantoccio creata dai cugini
Nino ed Ignazio Salvo, titolari delle esattorie siciliane e da Francesco Paolo Bontate, detto “Don
Paolino Bontà”, capomafia di Santa Maria del Gesù.
1959
novembre – Il comune di Palermo approva il nuovo piano regolatore. Assessore ai Lavori Pubblici è
Vito Ciancimino.
1960
19 gennaio – Palermo. Assassinato il costruttore edile mafioso Francesco Paolo Mineo. Cercava di
insediarsi nelle zone controllate da Cavataio.
30 marzo – Agrigento. Ucciso il commissario Cataldo Tandoy, dirigente della squadra mobile.
Dietro il delitto un caso di corruzione.
aprile – Palermo. Primi sentori di una guerra di mafia. Uccisi Giulio Pisciotta e Vincenzo
Maniscalco che avevano cercato di scalzare i La Barbera. Altri omicidi per le strade della città.
1962
25 gennaio – Napoli. Muore per infarto Lucky Luciano.
27 ottobre - A Bascapè (Pavia) precipita l'aereo proveniente da Catania con a bordo il presidente
dell'ENI Enrico Mattei, il pilota e un giornalista inglese.
26 dicembre – Palermo. Assassinato Calcedonio Di Pisa, mafioso di rango. Comincia la grande
guerra di mafia.
1963
8 gennaio – Palermo. Continua l’offensiva contro il clan Di Pisa: ucciso Raffaele Spina.
17 gennaio – Scompare Salvatore La Barbera.
19 aprile – Palermo. Fallisce l’assalto alla pescheria di Stefano Giaconia per colpire Angelo La
Barbera e Tommaso Buscetta.
23 aprile – Palermo. Reazione del clan di La Barbera. Assassinato Vincenzo D’Accardi, considerato
un patriarca di Cosa nostra.
24 aprile – Palermo. Ucciso Rosolino Gulizzi.
26 aprile – Cinisi (Palermo). Esplode una “giulietta” carica tritolo: muore Cesare Manzella.
25 maggio – Milano. Arrestato La Barbera.
19 giugno – Palermo. Uccisi all’Uditore Pietro Garofalo e Girolamo Conigliaro. Arrestato uno dei
killer, Pietro Torretta, capofamiglia. Riescono a fuggire Cavataio e Buscetta.
22 giugno – Cavataio elimina Bernardo Diana, numero due della famiglia di Santa Maria del Gesù.
27 giugno – Eliminato Emanuele Leonforte, boss del mercato orto frutticolo.
30 giugno – Strage di Ciaculli. Una “giulietta” carica di tritolo uccide sette tra poliziotti, carabinieri
e artificieri.
settembre – La mafia perdente lascia l’isola. Salvatore Greco, detto “Cicchiteddu” e Salvatore
Greco, detto “l’ingegnere”, fuggono in Venezuela; Nino Salomone in Brasile; Tommaso Buscetta
negli Stati Uniti; la famiglia Cuntrera prima in Canada e poi in Venezuela dove vengono raggiunti
dai Caruana.
15 dicembre – Viene nuovamente arrestato Salvatore Riina.
1964
26 febbraio – Arrestato e condannato, Genco Russo viene inviato al soggiorno obbligato di Lovere
(Brescia).
14 maggio – Corleone. Arresto di Leggio.
1965
10 ottobre – Arrestato Giuseppe Greco, detto “Piddu u tinenti”.
1968
13 febbraio – Perugia. Ergastolo a Vincenzo Rimi e a suo figlio Filippo, capimafia di Alcamo.
22 dicembre – Catanzaro. Al famoso processo contro i 114 per i delitti e le stragi palermitane fra il
’59 e il ’63 vengono inflitte soltanto pene minime. Molte le assoluzioni. L’istruttoria era stata
condotta dal giudice di Palermo Cesare Terranova che verraà ucciso nove anni dopo.
1969
11 giugno- Bari. Al processo contro imputati per i delitti di Corleone tra il ’58 e il ’63, il tirbunale
assolve tutti i 64 imputati, tra cui Leggio e Riina.
16 giugno – Palermo. Ucciso il costruttore edile Peppino Bologna.
20 giugno – Nuovo arresto per Salvatore Riina.
7 luglio – Palermo. Il tribunale condanna Riina al soggiorno obbligato a San Giovanni in Persiceto
(Firenze): appena scarcerato Riina si dà alla latitanza.
19 novembre – Roma. Leggio fugge dalla clinica dove si era fatto ricoverare mezz’ora prima
dell’arrivo dei carabinieri con un mandato di arresto.
10 dicembre – Palermo. La strage di viale Lazio. Cavataio, il “cobra” e tre suoi guardiaspalle
assassinati. Fra i killer muore Calogero Bagarella.
1970
25 marzo – Palermo. Ucciso Francesco Di Martino, uno degli ultimi esponenti della mafia perdente
della cosca Torretta-La Barbera.
25 agosto – New York. Tommaso Buscetta, arrestato, torna in libertà versando una cauzione di 75
mila dollari.
17 settembre – Palermo. Scompare il giornalista dell’”Ora” Mauro De Mauro. Stava indagando
sulle ultime ore di vita del presidente dell’ENI Enrico Mattei.
13 ottobre – Palermo. Vito Ciancimino viene eletto sindaco di Palermo. Della sua giunta fa parte
Giuseppe Trapani, della famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù capeggiata da Pippo Calò. L’8
dicembre, a causa delle polemiche, la giunta Ciancimino sarà costretta alle dimissioni.
30 novembre – Castelfranco Veneto. Arresto di Gaetano Fidanzati.
23 dicembre – Bari. La corte d’appello condanna Leggio all’ergastolo per l’omicidio di Michele Navarra e i delitti di Corleone

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