migliori siti
UNA BUONA GIORNATA A TUTTI COLORO CHE DECIDERANNO DI VISITARE IL MIO BLOG

sabato 9 maggio 2009

ECCO LA GRANDE PAURA

L'articolo che ho riportato prima era datato anno 2005.Questo che vi propongo è datato 2009.

Ecco la grande paura.

Terremoto infinito dell'Irpinia

Ma che fine hanno fatto i 60 mila miliardi di lire per la ricostruzione?

Novanta secondi di puro terrore provocarono il 23 novembre del 1980 nella zona dell’Irpinia quasi 3000 morti e 8000 feriti. Un terremoto di magnitudo 7 dellascala Richter si abbatté con inaudita violenza alla ore 19:43 portando con sè morte e distruzione. Un episodio tragico nella storia dell’Italia repubblicana, una ferita ancora aperta sia per le ovvie conseguenze naturali, sia per gli scandali che ci furono attorno alla gestione dei grandi stanziamenti in denaro per il soccorso e laricostruzione.

Ma anche una nota dolente per il ruolo assente e disinteressato avuto dalle istituzioni e dalla stampa, che nei primi momenti della disgrazia sembrò quasi voler nascondere se non minimizzare l’accaduto, come rilevò pubblicamente l’allora Presidente della Repubblica Pertini. 

All’alba del giorno successivo al terremoto uno scenario catastrofico apparve: una superficie di 17 mila Kmq era stata colpita, fra le regioni della Campania, della Basilicata e della Puglia. 687 comuni (la maggior parte in provincia di Avellino), di cui una ventina gravemente disastrati, e circa 5 milioni di persone furono coinvolte. Quasi 300 mila i senza tetto. I comuni di Conza della Campania (luogo dell’epicentro), Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi e Teora in concreto spariti. 

Disperazione e sgomento colpirono una zona d’Italia già funestata da seri problemi sociali, tipici della “questione meridionale”, come disoccupazione, sottosviluppo, corruzione, servitù clientelare. Ma sopratutto misero in luce come allora non vi era mai stata una politica di prevenzione in una zona fortemente sismica e come a livello nazionale fosse carente la Protezione Civile

Ma come si dice in questi casi oltre al danno anche la beffa. Come già detto prima, dopo che in un primo momento lo Stato e la stessa stampa non si preoccuparono della catastrofe, una grande ondata emotiva nazionale (ma anche internazionale) spinse l’allora governo democristiano a stanziare migliaia di miliardi di lire per la ricostruzione e ad istituire un Commissariato straordinario per l’evento. Tuttavia questi soldi provenienti la stragrande maggioranza dalle tasche dei contribuenti italiani, furono per alcune persone senza scrupoli occasione di fonte guadagno. 

Infatti molti di quei soldi destinati alla costruzione di case finirono nelle tasche d’imprenditori e di uomini della camorra in un circuito corrotto fra stato e imprenditoria priva di vergogna. 
Si pensi che dopo quasi trent’anni e circa 60 mila miliardi delle vecchie lire (!) ci sono ancora persone che, vittime del terremoto, vivono ancora in container o in locazioni provvisorie. 
Per questo è definito il “Terremoto infinito”. 

Andrea Puddu 
andrea.puddu@voceditalia.it  

Nessun commento: