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domenica 4 ottobre 2009

MESSINA SOTTO IL FANGO

www.youreporter.it


MESSINA - Qualcuno ha distrutto, nessuno ha riparato. Dopo il disastro che ha colpito Messina, insieme alla conta dei danni e dei morti (21 secondo un bilancio ufficiale, ma ancora provvisorio e destinato purtroppo a aumentare) comincia il processo alle responsabilità. Anzi, i processi: quello che potrebbe scaturire dall'inchiesta della procura - che ha già nominato un pool di esperti - e quello che vede contrapposti, da una parte, sfollati, familiari delle vittime, ambientalisti e, dall'altra, gli amministratori pubblici, accusati di aver lasciato al "partito del cemento" (la definizione è del ministro Angelino Alfano) un territorio che aveva cominciato a scricchiolare già vent'anni fa. "Certo, chi deve dare le autorizzazioni a costruire dovrebbe stare più attento", ha affermato perfino il cardinale Tarcisio Bertone. Al primo gruppo si iscrive il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che non intende fare sconti: "Non c'é dubbio che gli abusi sul territorio sono la causa di questa tragedia". (clicca sui  link per foto e aggiornamenti, il primo ad inizio post il secondo al centro della notizia prima del commento)



www.messinablogsicilia.it



COMMENTO PERSONALE:
Non c'e' dubbio che sul disastro di Messina vi sono responsabilita' gravi di alcuni  amministratori senza scrupoli. Dall'inchiesta sicuramente uscira' fuori che chi doveva vigilare non l'ha fatto. Usciranno fuori responsabilita' e responsabili. Ma tutto questo non farà ritornare in vita le tante vittime innocenti (adulti e bambini) che chiedevano soltanto di vivere una  vita normale. Dare il carcere  a chi ha fatto si che tutto  questo succedesse a mio parere e poco. Ci vorrebbe qualcosa che si avvicinasse al detto......chi di spada ferisce di spada perisce. Ma purtroppo la democrazia questo non lo prevede. Prevede invece che i responsabili di questo disastro forse....dico forse...non faranno neanche un giorno di carcere.  

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