COME AVEVO PROMESSO ECCO LA CRONOLOGIA DEI FATTI DI MAFIA DAL 1971 AL 2001.
PRECISO CHE IL PERIODO E' STATO DIVISO IN DUE PARTI IN QUANTO SAREBBE STATO MOLTO LUNGO. QUINDI IN QUESTO POST SARANNO CONTENUTI I FATTI DAL 1971 AL 1980. GLI ALTRI SARANNO RIPORTATI IN UN ALTRO POST.
1971
24 febbraio – Palermo. Rapito Antonio Caruso, figlio dell’industriale Giacomo, imparentato con il
clan Torretta. Per la sua liberazione verranno pagati 300 milioni.
aprile – Tommaso Buscetta, costretto a lasciare gli USA, si rifugia in Brasile.
5 maggio – Palermo. Assassinati a Palermo il procuratore capo Pietro Scaglione e il suo autista
Antonino Lo Russo. Per la prima volta nel dopoguerra la mafia colpisce un tutore della legge.
20 maggio – Spediti al confino di Linosa 17 mafiosi appartenenti al clan La Barbera.
26 maggio – 15 mafiosi dei clan dei Greco e dei corleonesi vengono inviati al confino di Filicudi.
8 giugno – Gli uomini di Riina rapiscono Pino Vassallo, figlio del costruttore Francesco. Pagato un
riscatto.
3 agosto – Ninetta Bagarella, moglie di Salvatore Riina, viene condannata a due anni e mezzo di
sorveglianza speciale. E’ la prima donna colpita da un provvedimento antimafia.
22 settembre – New York. Per la prima volta all’aeroporto Kennedy viene sequestrato un carico di
droga proveniente dalla Sicilia.
1972
aprile – Roma. La commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia compila le schede di 164
persone, tra cui diversi politici, ritenute legati a Cosa nostra. Su quei documenti verrà imposto il
segreto.
16 agosto – I corleonesi rapiscono Luciano Cassina, figlio dell’imprenditore Arturo. Per la sua
liberazione verranno pagati un miliardo e trecento milioni.
settembre – Catania. Si organizza la mafia catanese. Ai vertici dell’organizzazione Pippo
Calderone. Il fratello Nino è vice-rappresentante, Nitto Santapaola capodecina.
3 dicembre – Palermo. Catturato in Brasile, Tommaso Buscetta viene imprigionato all’Ucciardone.
1973
30 marzo – Palermo. Quello che può essere considerato l’unico vero ed autentico “pentito” nella
storia di Cosa nostra, Leonardo Vitale, si presenta alla squadra mobile di Palermo e comincia a
raccontare gli ultimi 15 anni di mafia. Non verrà creduto e fatto passare per pazzo. Tommaso
Buscetta, che anni dopo racconterà le stesse cose, condendole di molte allusioni ed alcune fantasie,
diventerà invece il “boss dei due mondi” e sarà ritenuto fonte primaria per sconfiggere Cosa nostra.
maggio – Quasi tutti i 75 imputati per l’omicidio Scaglione vengono condannati a pene minime per
il solo reato di associazione per delinquere.
giugno – Milano. Luciano Leggio, da tempo trasferitosi al nord, uccide Damiano Caruso, killer di
fiducia di Peppe Di Cristina. Comincia la lunga faida tra i corleonesi e il boss di Caltanissetta.
1974
marzo – Marano (Napoli). I Nuvoletta e gli Zaza, famiglie della camorra napoletana, vengono
affiliati a Cosa nostra.
16 maggio – Milano. Arrestato Luciano Leggio.
ottobre – Fallisce la Banca Privata Italiana di Michele Sindona, nata dalla fusione della Banca
Unione con la Banca Privata Finanziaria. Per il fallimento della Franklyn Bank, Sindona viene
inquisito anche negli USA.
7 dicembre – Palermo. Nasce Maria Concetta Riina, figlia di Salvatore e Ninetta Bagarella.
Seguiranno Giovanni Francesco (21 febbraio 1976), Giuseppe Salvatore (3 maggio 1977), Lucia (11
aprile 1980). I parti di Ninetta avvengono tutti nella clinica Noto, la migliore della città. Ogni volta
la donna si farà ricoverare con il proprio nome. Circostanza singolare per la moglie di uno dei
latitanti, sulla carta, più ricercati d’Italia.
1975
febbraio – Nasce la prima commissione interprovinciale di Cosa nostra. Ne fanno parte: Tano
Badalamenti (Palermo), Peppino Settecasi (Agrigento), Cola Buccellato (Trapani), Giuseppe Di
Cristina (Caltanissetta), Angelo Mongiovì (Enna), Pippo Calderone (Catania).
aprile – Perugia. Muore accoltellato da un altro recluso Angelo La Barbera.
17 luglio – I corleonesi sequestrano Luigi Corleo, considerato l’uomo più ricco dell’isola, suocero
dell’esatorre Nino Salvo. Corleo muore quasi subito. Il suo corpo non sarà mai più ritrovato.
1976
dicembre – Catania. Scontro in seno alle famiglie della mafia locale. Le cosche che fanno capo ai
Calderone e a Santapaola si rifugiano tra Napoli e Palermo.
1977
18 giugno – Faida a Palermo. Rosario Riccobono, capofamiglia di Partanna Mondello, elimina
Angelo Graziano, della famiglia dell’Acquasanta. Graziano era legatissimo a Giacomo Giuseppe
Gambino, detto “Peppe u tignusu”, protetto di Riina.
20 agosto – Nei boschi della Ficuzza uccisi il tenente colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo.
Del commando mafioso fanno parte Riina, Bagarella, Pino Greco “Scarpuzzedda” e Giovanni
Brusca. Tre contadini innocenti vengono condannati all'eragastolo e uno a 20 anni di reclusione
con sentenza defintiva.
1978
8 aprile – Di Cristina uccide Ciccio Madonia, boss di Vallelunga, legato ai corleonesi.
10 aprile – Nel corso di una riunione della commissione provinciale, Riina accusa Badalamenti per
l’omicidio Madonia e ne ottiene l’espulsione da Cosa nostra.
9 maggio – Assassinio di Peppino Impastato, militante di Democrazia proletaria, figlio di un
piccolo mafiosa della cosca di Badalamenti. E’ stato quest’ultimo ad ordinarne l’eliminazione per le
accuse che Impastato gli rivolgeva dai microfoni di una radio locale.
30 maggio – Palermo. Assassinato Giuseppe Di Cristina, da tempo inviso ai corleonesi.
9 settembre – Catania. Uccisione di Pippo Calderone. A commissionare il delitto Nitto Santapaola,
ora alleato dei corleonesi.
30 settembre – Cinisi (Palermo). Badalamenti viene “posato” (espulso) anche dalla sua famiglia.
Deve lasciare l’isola in fretta e furia.
1979
26 gennaio – Palermo. Assassinato Mario Francese, cronista del Giornale di Sicilia.
9 marzo – Palermo. Ucciso Michele Reina, segretario provinciale della DC. Comincia la stagione
dei delitti politici.
20 marzo - Roma. Assassinato il giornalista Mino Pecorelli. Per questo delitto nel 1993 sarà rinviato
a giudizio Giulio Andreotti, assolto nel 1999.
giugno – Falliscono le finanziarie create da Filippo Alberto Rapisarda, il cui braccio destro fino a
due anni prima era Marcello Dell’Utri, all’epoca segretario personale di Berlusconi. Rapisarda
fugge in Venezuela dove viene ospitato dai Cuntrera.
8 luglio – Palermo. Boris Giuliano, capo della mobile, arresta Nino Marchese, nipote di Filippo,
boss di corso dei Mille.
12 luglio – Milano. Il killer italo-americano William Aricò uccide l’avv. Giorgio Ambrosoli,
liquidatore della banca Privata di Michele Sindona che dell’omicidio è il mandante.
21 luglio – Palermo. Assassinio del commissario Boris Giuliano.
2 agosto – Con un passaporto falso, Michele Sindona lascia gli Stati Uniti.
17 agosto – Sindona compare a Palermo assieme a una variegata compagnia di mafiosi e massoni.
6 settembre – Palermo. Arrivo di John Gambino, della mafia italo-americana.
25 settembre – Palermo. Cadono in un agguato mafioso il giudice istruttore Cesare Terranova e il
suo autista, il maresciallo di polizia Lenin Mancuso.
16 ottobre – Malamente ferito ad una gamba da Michele Crimi, massone amico di Licio Gelli,
medico della questaura di Palermo, ricompare a New York Michele Sindona che denuncia un falso
rapimento. Viene immediatamente arrestato.
10 dicembre – Palermo. Viene casualmente arrestato Leoluca Bagarella.
1980
6 gennaio – Palermo. Uccissione del presidente della regione siciliana Piersanti Mattarella.
7 marzo – Gravemente ferito in un attentato Angelo Di Cristina, fratello di Giuseppe, intenzionato a
prenderne il posto.
18 marzo – Palermo. Il sostituto procuratore Giovanni Falcone riesce ad intercettare un traffico di
droga dalla Sicilia agli Stati Uniti attribuibile alle cosche della mafia palermitana.
4 maggio – Monreale (Palermo). Ucciso il capitano dei carabinieri Emanuele Basile.
giugno – Tommaso Buscetta, ottenuta la semilibertà, si rifugia a Palermo, ospite del clan Bontate.
6 agosto – Palermo. Assassinio del procuratore di Palermo Gaetano Costa. Aveva appena firmato
sessanta ordini di cattura contro altrettanti mafiosi, dopo che i suoi sostituti si erano rifiutati di farlo.
12 agosto – Ucciso il sindaco DC di Castelvetrano (Trapani) Vito Lipari, molto legato ai cugini
Salvo.
26 agosto – Arresto di Gerlando Alberti.
1 commento:
CREDERE ANCORA CHE LA MAFIA PORTI LAVORO E' ORMAI UNA FAVOLA. QUESTI SIGNORI HANNO SOLO FATTO I LORO INTERESSI CALPESTANDO DIGNITA' E LEGALITA'
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