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lunedì 14 settembre 2009

I TERMOVALORIZZATORI PERCHE' LA REGIONE SI OSTINA A VOLERLI COSTRUIRE?


QUALCHE MESE Fà ERO CONVINTO ANCHIO CHE L'UNICO RIMEDIO PER ELIMINARE L'ASSILLO DELLA SPAZZATURA ERA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E LA COSTRUZIONE DEI TERMOVALORIZZATORI. OGGI, DOPO AVER CERCATO DI APPROFONDIRE IL PROBLEMA HO SCOPERTO CHE :
Il termovalorizzatore è un impianto che brucia i rifiuti provenienti da un accurato processo di raccolta differenziata. E' cioè un inceneritore che usa il calore prodotto per generare energia.

Tuttavia, pur essendo meno inquinanti degli obsoleti inceneritori, i termovalorizzatori non riescono ad eliminare la diossina, tossica e cancerogena, presente nei fumi di scarico. Inoltre, studi sul particolato e sulle nanopolveri ne mettono seriamente in dubbio la compatibilità ambientale. E proprio per i dubbi sulla loro tossicità, i termovalorizzatori sono poco diffusi e molto osteggiati dalla popolazione.

Ma ora, forse, si è trovato il modo di smaltire i rifiuti urbani, con un impatto ambientale minimo, producendo eco-energia.

In Italia è l'Enea ad aprire questa prospettiva, già sperimentata in Germania e in Islanda.

In futuro, la tecnica che trasformerà la maggior parte dei rifiuti in energia termica ed elettrica e che sostituirà gli inceneritori si chiama "pirolisi ".

La pirolisi (ne ha parlato anche Ecoblog , qualche tempo fa) è un processo di degradazione termica in assenza di ossigeno. E' una tecnica che, con particolari accorgimenti tecnici, l'utilizzo di uno speciale tipo di forno (kiln), la dissociazione molecolare tra 400 e800°C (contro i 1300 °C degli inceneritori), può raggiungere performances ottimali, quali la totale assenza di diossine e furani (composti tossicologicamente simili), oltre ai fumi con le polveri. È un processo endotermico (per spezzare i legami tra gli atomi dei reagenti occorre fornire energia) e può essere regolato, cioè abbassato o aumentato. È particolarmente indicata proprio in presenza di materiali assai diversi fra di loro. Può operare con a monte la raccolta differenziata, ma anche senza.

Inoltre, la pirolisi potrà trattare la frazione umida insieme con la frazione secca del rifiuto, con ottimi risultati che possono toccare punte del 90% di produzione di gas e 10% di residuo inerte in discarica, contro circa il 50% dei termovalorizzatori.

Della nuova tecnica ne ha parlato all'ANSA, Angelo Moreno, ricercatore dell'Enea: "In questo modo si consente la minimizzazione dell'impatto ambientale, vale a dire, un minor numero e minore uso delle discariche, che e' tra i primi obiettivi ambientali nella gestione rifiuti in Italia. Inquinanti quali i composti dello zolfo, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio diminuiscono fino alla meta' mentre quelli pesanti si riducono del 50%. Se poi, prosegue il ricercatore dell'Enea, un tale sistema venisse accoppiato con una tecnologia ad alta efficienza, quali le celle a combustibile ad alta temperatura che possono sfruttare in maniera ottimale il syn-gas prodotto, questa potrebbe rappresentare la soluzione tecnologica ottimale al problema dei rifiuti, dal punto di vista ambientale, energetico, sociale ed economico''.

La Regione Sicilia invece continua a fare bandi per la costruzione di Termovalorizzatori. Mi chiedo: se la loro pericolosità è stata accertata perchè si ostinano a voler riempire la nostra isola con queste bombe inquinanti?. Spero che i nostri politici Regionali facciano marcia indietro e mettano in atto un vero progetto per risolvere il problema della spazzatura.

2 commenti:

amos1 ha detto...

La risposta alla domanda perchè la regione si ostina a voler costruire i termovalorizzatori è semplice! Perchè ci guadagna, perchè in ballo ci sono un sacco di soldi, ci sono incentivi statali dato che una recente legge stabilisce che i termovalorizzatori vanno trattati come strumenti di energia elettrica pari agli altri strumenti di energia pulita che sono i rinnovabili

Unknown ha detto...

Ringrazio amos1 per il suo contributo nel chiarirci alcune perplessità che assillano noi esseri umani.Un ringraziamento anche per essere ritornato, dopo molto tempo, a lasciare i suoi commenti su quanto riporto. Spero che i tuoi interventi siano più frequenti in quanto graditi.Cordialmente Luigi BUONO